L'ignorante

 

C'è stato un periodo della mia vita in cui, per arrotondare lo stipendio, andavo in giro tra conoscenti, amici e amici degli stessi a collocare delle enciclopedie.

 

Fui invogliato ad intraprendere questa precaria e temporanea attività da un folto gruppo di colleghi insegnanti e dalle insistenze di mia moglie che m'illustrava le esigenze in famiglia in quel periodo.

Mio malgrado, con grande riluttanza mi buttai nell'avventura.

 

Fu certamente, lo capii in seguito, un'esperienza interessante.

Riuscii a vincere la mia timidezza, a sperimentare le mie capacità persuasive e di dialogo, di rapportarmi con il prossimo e a conoscerlo.

 

Le situazioni imbarazzanti o curiose furono molte e alcune in particolare, vanno senz'altro ricordate.

 

Interessante fu il tentativo di vendere un'enciclopedia ad un mio amico.

Gli avevo preannunciato la mia visita senza specificarne la ragione.

Fui ricevuto da amico, da lui e da sua moglie e quindi come tale fui gratificato delle loro più intime confidenze. Purtroppo senza vendere l'enciclopedia..

 

Ogni sera il Capo area ci riuniva e, dopo aver ascoltato tutti e soprattutto, ritirati gli ordini d'acquisto acquisiti nella giornata, ci consigliava e ci affilava le armi persuasive per l'indomani.

 

Fresco delle argomentazioni persuasive suggerite dal capo area, cercai di riversarle, con mio intimo compiacimento, ai suddetti amici che in silenzio e in atteggiamento interessato le seguivano.

 

Fui molto convincente sulla bontà e sull'utilità dell'opera. Le mie argomentazioni erano inconfutabili. Si poteva rifiutare un prodotto così valido?

 

I miei amici d'altra parte avevano deciso di non acquistarla e quindi come si suole dire, "non c'è peggiore sordo di chi non vuole sentire!".

 

Ci fu un momento di stallo. Noi tre ci guardammo in viso e quindi la moglie del mio amico, che non aveva aperto bocca, come del resto aveva fatto il marito, il quale si era limitato a cenni d'assenso o dissenso… dopo un lungo sospiro, pronunciò una convincente contro tesi  tanto da mettermi fuori combattimento.

 

Cominciò così…-Professò, voi avete parlato bene, e ci avete illustrato un'opera interessantissima che si dovrebbe senz'altro acquistare ad occhi chiusi… ma mio marito è un ignorante, un ignorante che voi non avete l'idea!

Non legge mai, mai! E' un cetriolo integrale…non sa niente!

Guardatelo, (insisteva) guardatelo dalla testa ai piedi…guardatelo, è "nu gnurante", "nu gnurante matriculato"!

"Voi pensavate che fosse un uomo colto e preparato? Vi siete sbagliato!"

Intanto il marito per avvalorare la tesi della moglie se ne stava impalato, sull'attenti, con il volto contrito, annuendo continuamente con la testa!

 

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