Biografia curata da Enrico Ferraro, segretario del Centro Greco - albanese di glottologia.

di Crotone “Giuseppe Gangale”.

 

Giuseppe Gangale è nato a Cirò il 7 maggio 1898 e morto a Muralto (Svizzera) il 13 maggio 1978.

Cittadino danese dal 1956, anteriormente emigrato in Svizzera, 1933.

Indoeuropeista dal 1935, autore di pubblicazioni filologiche soprattutto in lingua tedesca.

Parlava e scriveva, oltre che in italiano, in francese e inglese, tedesco e danese.

Conosceva inoltre lo svedese e l’islandese e quattro o cinque lingue minori e scriveva anche in due o tre di queste.

1-Ha frequentato il Ginnasio e Liceo presso il collegio italo – albanese di S. Adriano in San Demetrio Corone;

2-Si è laureato in filosofia in Firenze 1921; tesi di laurea: La petizione di principio nei “Pensées” di

   Blaise Pascal;

3-Tendenze crociane e neo-idealistiche; posteriormente, firma del manifesto degli intellettuali di

   Croce;

4-Firenze 1921-22:frequenza di un anno dei corsi di perfezionamento per laureati annessa all’Università con l’intenzione di specializzarsi nella Storia delle Religioni. Frequenta dei corsi di Storia delle Religioni Orientali del prof. U. Fracassini.

5-Napoli 1922: frequenta la Federazione Internazionale degli studenti universitari per la cultura religiosa. Primo affiorare della tesi della funzione sociologica delle minoranze religiose e linguistiche quali opposizioni alla maggioranza e fermento in essa.

6-Roma 1923: redattore della Rivista settimanale di critica culturale filosofica “Conscientia” cessate nel 1928 dopo otto sequestri da parte della questura di Roma;

7-Torino 1925: pubblicazione di “Rivoluzione Protestante” edita da Piero Gobetti.

8-Influenza della filosofia hegeliana e della sociologia delle religioni di Max Weber;

9-Roma e Milano 1929-1933: direttore della Collana Doxa di critica storica, religiosa e filosofica (diciotto volumi in tutto) dei quali quattro opera propria. Una parte degli altri volumi consta di traduzioni dal tedesco. Doxa dovette, circa nel 1930, spostarsi da Roma a Milano per ragioni politiche.

10-Milano 1933: Doxa sospende la sua attività dopo avere ricevuto comunicazione dalla polizia della necessità di una preventiva censura sui manoscritti destinati alla pubblicazione. Soggiorno in Svizzera, rapporti con Karl Barth il cui sistema era stato per la prima volta rilevato in Italia con una pubblicazione Doxa dal titolo: “La teologia della Crisi”. K. Barth fino allora all’università di Bonn, si era rifugiato a Basilea.

11-Berlino 1934:iscrizione all’Università di Berlino malgrado i consigli di prudenza di K. Barth. Crisi filosofica. Sorgere del concetto della linguistica come condizione di ogni sistema filosofico e religioso. Perfezionamento in filologia classica presso il prof. Von Norden.

12-Alto Adige 1934. Primo soggiorno estivo in Alto Adige. Esperienza dei riflessi politici della lotta dei tedeschi e dei ladini contro la politica assimilatrice del governo di allora e prima esperienza diretta del problema delle minoranze etniche e linguistiche.

13-Aarhem (Olanda): presa di contatto con il problema di una lingua minore (olandese) di fronte alla politica invadente del Hochdeutsch. Partecipazione per invito del Gustav Adolf Verein, segretario dr. Ohlemüller, al Congresso Internazionale delle Religioni colà tenuto. Discorso contro i “deutsche christen”. Proibizione fatta a Gangale dal Ministero dell’Istruzione di Berlino, dr. Birnbaum, di occuparsi di problemi politici e religiosi.

14-Tübingen 1935: chiamato dal prof. Rohlfs all’Università di Tübingen come lettore d’italiano cerca di presentare il problema della letteratura italiana come problema della lingua cioè del mito politico letterario risorgimentale dell’italiano di fronte ai dialetti. Ma le due esperienze nuove e dirette, per Gangale durante il soggiorno a Tübingen furono le seguenti: il problema del rapporto (in quei tempi politicamente acuto) di una lingua maggioritaria invadenti con le lingue dello stesso ceppo, ma più deboli (le nordiche) sorto dalle conversazioni di Gangale con il suo collega svedese Joannesson nell’ambiente del pangermanesimo culturale dell’epoca; attraverso la frequenza ai corsi sulla Storia delle Religioni Arioasiatiche del prof. Hauer, rappresentante della chiesa “hitleriana” dei “Deutsche Christen” il problema dei rapporti tra razze e religioni universalistiche.

15-1936: proposta fatta a Gangale da parte del Console italiano di Stoccarda di collaborare con la propaganda italiana pro guerra etiopica all’estero. Rifiuto da parte di Gangale. Reazione da parte del Consolato: il passaporto non viene più rinnovato.

16-1937-39: passato dall’Università di Tübingen in Baviera col doppio incarico all’Università di Wuerzburg (prof Haemel) e di Erlangen (prof. Kuen, specialista del ladino dolomitico). Continua lo studio del problema minoritario Nordico e Baltico specialmente la lingua estone. Contemporaneamente ha un certo interesse per il ladino e per il problema delle lingue alpine post-retiche. Lunghi soggiorni di studio in Danimarca, Svezia, Finlandia e paesi baltici. Decisione (estate 1939) di dedicarsi da allora in poi esclusivamente allo studio delle minoranze finno-ugriche.

17-settembre 1939: partito con destinazione “definitiva” per Helsinki. Dichiarazione di guerra di Hitler alla Polonia: viaggio di Gangale a Helsinki viene interrotto a Copenaghen perché la Finlandia ha chiuso le frontiere. Gangale si rifiuta di tornare in Baviera e viene assunto come insegnante ospite presso l’Università di Aarhus (Danimarca). Cominciano i primi contatti in detta sede con rappresentanti linguistici delle colonie islandesi e faeroesi residenti in Copenaghen in quel periodo di tensione linguistico-politica col governo centrale.

18-1941:lettore di reto-romancio all’Università di Copenaghen chiamato lì dal prof. Broendal. S’intensificano le ricerche di Gangale sulle minoranze nordiche con rappresentanti delle grosse colonie linguistiche di quei paesi nella capitale danese in tensione linguistico-politica con la capitale danese. Conferenza alla Società degli studenti faeroesi riguardanti aspetti comparativi di linguistica esteriore reto-romancia e faeroese.

19-1942:in seguito ad un’intervista concessa ad un quotidiano di Copenaghen “Berlingske Tidende”  sui suoi corsi di reto-romancio, Gangale viene ammonito dall’ambasciata germanica per essersene servito ai fini dell’opposizione anti tedesca danese e ripara in Svizzera. Qualche mese dopo viene incaricato ufficialmente dal governo federale di Berna dello studio della crisi linguistica della zona reto-romancia centrale là vi rimane circa sette anni.

20-1944:studio a Coira (Svizzera) nella ricca collezione dell’indoeuropeista Robert von Planta di testi albanesi di De Radha. Tentativo nostalgico di tornare in Calabria, sabotato dalla censura tedesca in Italia. Durante il soggiorno Svizzero e anche dopo il ritorno in Danimarca fino al 1952 furono pubblicati da Gangale libri, opuscoli, articoli di giornale, una trentina in tutto, riguardanti il problema reto-romancio.

21-1947:dopo il ritorno del Sud Tirolo sotto la giurisdizione dell’Italia, grazie all’intervento degli alleati, risorgendo il problema della tutela di quella minoranza ladina, Gangale organizza a Muestair (Svizzera) un congresso di insegnanti ladini per tentare un’opera di ricostruzione del ladino perseguitato dalla politica precedente con l’aiuto della Svizzera. Essendo rimasta la zona ladina sotto il controllo di Carlo Battisti, esponente della politica italianizzante precedente, il numero dei partecipanti a cui fu concesso di passare il confine, viene limitato a quindici insegnanti rappresentanti scelti tra quelli meno sospetti di simpatia verso la  Germania. Le decisioni del Congresso riguardanti una collaborazione ortografica comune tra Ladini svizzeri e ladini dolomitici viene respinta da Battisti che impone la sua ortografia la quale in sé non ha niente di ladino.

22:1948:ripresa delle lezioni di reto-romancio e di proto-retico all’Università di Copenaghen con incarico suppletivo di due semestri all’Università di Lund, Svezia. Nella biblioteca dell’Università di quella città si trova un’importante collezione di manoscritti reto-romanci con in parte annotazioni di Gangale. A questo periodo rimontano una esposizione in danese del problema reto-romancio pubblicato nella grande enciclopedia danese Salmonsen e un contributo al libro faeroese Utiseti scritto in faeroese sul problema linguistico reto-romancio.

23-1950:assunzione di Gangale presso l’Istituto di Glottologia dell’Università di Copenaghen come specialista di lingua albanese; da questo momento le ricerche sul reto-romancio di Gangale diventano un’occupazione secondaria e solo nelle vacanze estive e si limitano al ladino-dolo mitico.

24-1952 circa: Gangale viene incaricato, in parte con il sussidio finanziario del Rask Oersted Fond e poi dal Karlsberg Fond di ricerche storico - linguistiche nella zona della diaspora arbërisca meridionale:scoperta dei cosiddetti manoscritti perduti di De Radha. Visita in circa trentasei comuni albanesi, elaborazione di undici lunghi rapporti sugli undici viaggi di ricerca. I rapporti sono tutti in lingua danese. I viaggi di ricerca terminano intorno all’anno 1962.

25-1960-63:incarico suppletivo dell’Accademia dei Lincei di Roma dello studio esclusivo dei dialetti di Andali e Marcedusa.

26-Attualmente era curatore della Sezione Albanologica della Biblioteca Reale di Copenaghen e direttore del Centro Greco- Albanese di Glottologia di Crotone.

27-1962:Gangale fa la spola tra Copenaghen e la Calabria. Crea un primo gruppo di lavoro denominato B.A.M.K. (Bashkimi I Arbyresheve e Mesesy e Kalavriisy) Unione degli Albanesi della media Calabria, con sede a Catanzaro, per lo studio della lingua albanese di Calabria. presso la Biblioteca comunale di Catanzaro.

Dopo una più approfondita conoscenza della crisi della lingua albanese in provincia, giunge all’idea di una scuola con lo scopo di creare un’elite la quale doveva assumere il compito di arginare la crisi della lingua presso le popolazioni dei diversi paesi albanesi.

Per mancanza di fondi e per ragioni geografiche, da Catanzaro il Centro di Studi si trasferisce a Crotone il 1968 e ancora oggi cerca di affermarsi definitivamente.

Pur non ignorando i problemi di tutte le diaspore albanesi e grecaniche d’Italia, la zona di lavoro gravitante su questo Centro comprende otto paesi albanesi e precisamente: Andali, Caraffa di Catanzaro, Carfizzi, Marcedusa, Pallagorio, San Nicola dell’Alto,Vena di Maida, Zangarona.

Gangale ha voluto che il Centro si occupasse in particolare della diaspora albanese più arcaica, più trascurata e più minacciata cioè quella del catanzarese. Nella sua ormai lunga attività il Centro vanta importanti iniziative:

a-Crotone, 24-31 gennaio 1974: 1^ Settimana Universitaria delle Minoranze linguistiche Europee occidentali

b-Convegno informativo (organizzato dal Centro) per un primo gruppo di insegnanti elementari provenienti da insediamenti a Nord del Pollino: Basilicata, Puglia, Molise, Irpinia.

Il prof. Gangale lascia un’importante raccolta di testi e pregevoli studi inediti sugli arbyreshy e su tutte le minoranze linguistiche europee.

 

Crotone, maggio 1978                                                   Enrico Ferraro

 

home